Anzitutto, va chiarito che la legge fa riferimento a 25 ore di lavoro dello “studente-tipo”, quindi uno studente con capacità e preparazione adeguate e con sufficienti conoscenze pregresse. Le ore totali includono quelle di lezione. Per i corsi di ingegneria si intende che per ogni ora di lezione servono altre due ore di studio autonomo.
Può accadere che qualche docente inserisca argomenti non strettamente funzionali al percorso formativo o approfondimenti eccessivi che, se oggetto di valutazione, comportano un carico di lavoro sproporzionato alla taglia del corso. Questo va evitato così come il caso (meno frequente) di corsi troppo poveri di contenuti.